Il 24 di Gennaio abbiamo partecipato ad un workshop dedicato all’aumento di consapevolezza da parte dei consumatori sugli effetti derivanti dall’utilizzo di surfattanti sintetici, proprio nella nostra città Verona. Una giornata ricca di informazioni che ha visto Sphera Encapsulation, con le sue tecnologie di incapsulazione, al centro delle alternative naturali per l’integrazione di surfattanti nel settore agrochimico, cosmetico, alimentare e farmaceutico.
Durante il workshop abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con diversi ricercatori, aziende e consumatori negli ambiti di interesse del settore chimico e di formulati in mercati diversificati.
Il cuore del workshop è ruotato attorno alla presentazione dei risultati del progetto europeo Secreted che da anni lavora per promuovere l’utilizzo di bio-surfattanti naturali derivati da batteri marini.
Secreted infatti propone lo sviluppo di nuove molecole con proprietà personalizzate mediante la combinazione di geni biosintetici di composti anfifilici (biotensioattivi e siderofori) prodotti da microrganismi marini ed estremofili.
Secreted: incapsulazione bio-surfattanti naturali
L’utilizzo di surfattanti sintetici è in continuo aumento per diversi settori tra cui il settore agrochimico, quello cosmetico, alimentare, farmaceutico e dei detergenti. Gli sfruttanti sintetici vengono impiegati particolarmente in quest’ultimo settore per la loro capacità di abbassare la tensione superficiale e di creare emulsioni. Il massiccio utilizzo però pone problemi di sostenibilità in quanto la maggior parte di questi prodotti è derivata dal settore petrolchimico nel caso dei sintetici o nel caso dei surfattanti “Bio-based” da grassi vegetali quale l’olio di palma o cocco. Inoltre, l’utilizzo di questi composti sembra essere sempre più correlato allo sviluppo di irritazioni cutanee, allergie ed effetti indesiderati.
Una delle migliori alternative naturali ai surfattanti sintetici sono i bio-surfattanti costituiti da metaboliti secondari prodotti da per la maggior parte da:
Questi riescono a rispondere efficacemente al problema di sostenibilità e anche a quello di sicurezza per l’uso in quanto sono costituiti da molecole naturali non estranee al corpo come zuccheri e proteine.
Tra i 13 Partners coinvolti nel progetto Sphera Encapsulation ha il ruolo di testare i bio-surfattanti ottenuti come emulsionanti durante diversi processi di incapsulazione.
Come svelato durante il workshop, le tecniche di lavorazione e gli studi stanno portando ottimi risultati con delle miscele di ramnolipidi ottenute da Pseudomonas gessardii in tecniche di incapsulazione come spray dry, coacervazione e nano-incapsulazione.
Sphera Encapsulation si impegna a plasmare il futuro dell’incapsulazione.
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